I bambini raccontano agli adulti come vorrebbero cambiare il modo di fare informazione. E lo fanno tramite un mezzo di comunicazione a loro congeniale: il cartone animato. Cappuccetto Rosso e il Lupo Scoop sono i protagonisti dell’animazione realizzata dagli alunni della 5^ classe della Scuola Primaria “S. G. Bosco” del 3° circolo didattico di Treviso durante l'anno scolastico 2007/2008. Un progetto realizzato dalla Provincia di Treviso con ReteVeneta media partner. Sono intervenuti alla conferenza di presentazione il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, il presidente di ReteVeneta, Filippo Jannacopulos, la referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Franca Da Re, e il dirigente scolastico del 3° Circolo didattico di Treviso, Luigino Smaniotto. Era presente come pubblico una classe 3^ della Scuola Primaria "E. De Amicis" di Treviso. “Abbiamo dato la parola ai bambini – ha esordito Muraro – nell’ambito delle iniziative della Carta di Treviso, il codice deontologico dei giornalisti, abbiamo voluto che i ragazzi realizzassero un cartone animato per parlare ai loro coetanei ma anche agli adulti e soprattutto ai giornalisti. I messaggi dei media spesso sono troppo forti o fuorvianti, quindi è giusto che i giornalisti sentano dalla voce diretta come i bambini li accolgono. Mi auguro che questo meraviglioso cartoon diventi una bibbia per i giornalisti. E ai bambini dico: dovete essere anche voi degli educatori nei confronti dei vostri genitori per quanto riguarda l’informazione!”. “I ragazzi hanno fatto tutto senza imbeccate: la storia, i disegni, il montaggio – ha detto Jannacopulos – è un modo per instaurare un rapporto tra bambini e adulti. Chi fa informazione deve raccontare e interpretare un fenomeno, ascoltandone i protagonisti. I bambini, attraverso questo cartone animato, diventano consapevoli di cosa sta dietro il mondo dei media. Sentire loro senza filtri è stato un importante strumento per chi, come noi lavora nel mondo dell’informazione, per riflettere sul nostro ruolo”. “I ragazzi devono essere educati con occhio critico, sia da parte degli insegnanti che dei genitori – ha detto la Da Re – e numerose scuole da molti anni partecipano a progetti come questo. Il cartone animato è pregevole perché realizza un’attività importante, l’educazione all’immagine e alla comunicazione”. Il dirigente Smaniotto ha infine letto la lettera del docente che aveva curato il lavoro coi ragazzi, nella quale raccontava la soddisfazione per il proprio lavoro. La Provincia di Treviso promuove da sempre le iniziative relative alla “Carta di Treviso” per la tutela dei minori nel mondo dell’informazione e dei mass media. Tra le diverse azioni, si è voluto coinvolgere una classe di scuola primaria nella creazione di un cartone animato sulla “Carta di Treviso” costruito dai bambini per i bambini all’interno di un format televisivo da poter mandare in onda. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di far conoscere ai bambini i meccanismi di conoscere il cinema di animazione e, allo stesso tempo, acquisire un atteggiamento attivo, consapevole e critico nei confronti dei mass media in generale andando così incontro alla richiesta da parte della scuola e delle famiglie di nuovi strumenti didattici per stimolare l’apprendimento nell’era delle nuove tecnologie e per creare una via di ingresso al mondo della multimedialità. Tramite l’Ufficio Scolastico Provinciale allora, la Provincia ha proposto l’iniziativa alle scuole trovando subito la disponibilità della classe 5°B della Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” di Treviso. Durante l’anno scolastico 2007/2008 è stato realizzato il cartone animato “Cappuccetto Rosso e il lupo scoop – La Carta di Treviso in cartone”. La storia del cartone animato prende spunto e ripercorre la fiaba nota a tutti i bambini di cappuccetto rosso, ma in questo caso cappuccetto è una bambina moderna, veste coi jeans e adora studiare, a scuola ha conosciuto una cosa importante, la Carta di Treviso, e vuole raccontarlo anche alla sua nonna. Ad attenderla però non c’è la nonna ma Lupo Scoop che non è il lupo della favola classica, ma un giornalista pasticcione, poco attento alle regole e sempre alla ricerca di scoop. Lupo Scoop si è intestardito nel voler scrivere una storia su Cappuccetto Rosso, ma per farlo deve carpirle delle informazioni personali. A “salvare” cappuccetto non sarà il classico cacciatore, ma il direttore del giornale locale che spiega a Lupo Scoop che se vuole veder pubblicato un suo articolo deve rispettare delle regole. Al termine del cartone animato prendono la parola i bambini con alcune richieste e consigli per i giornalisti. Gli alunni, supportati e guidati dagli insegnanti, hanno studiato la Carta di Treviso, si sono confrontati sui principi del documento e sul modo migliore per poterne diffondere i contenuti ad altri bambini attraverso un cartone animato. Infine, hanno voluto lanciare il proprio messaggio agli adulti per spiegare loro come dovrebbe essere l’informazione “a misura di bambino".
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