Convegno nazionale Da Bambino a notizia. I giornalisti per una cultura dell'infanzia

 
 
convegno

ottobre 1990

La Provincia di Treviso nel 1990 contribuisce all’organizzazione del Convegno Nazionale “Da bambino a notizia – I giornalisti per una cultura dell’infanzia” con l’Associazione “Telefono Azzurro”, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, per presentare all’opinione pubblica gli esiti di una ricerca sulla rappresentazione dell’Infanzia nei mezzi di Informazione attivata dal Comitato per la promozione e lo studio dell’Informazione sui minori e avviare un ampio confronto con tutte le componenti titolari di responsabilità nel mondo della comunicazione. La ricerca, presentata durante il convegno,  costituisce un importante punto di riferimento da cui emergono valutazioni e proposte per porre rimedio ad errori e per far crescere nel Paese una Cultura dell’Infanzia, a cominciare dal mondo del giornalismo e della comunicazione.

La Provincia di Treviso, in quanto Ente che collabora con i Comuni e che promuove e coordina attività nel settore sociale, esercita un’azione di stimolo e di coordinamento anche sulle problematiche dell’Infanzia, individuando e combattendo le cause che stanno alla base del bisogno assistenziale. È in quest’ottica che la Provincia di Treviso contribuisce a promuovere questa iniziativa intesa a favorire l’insorgere di una “Cultura dell’Infanzia” in quella componente fondamentale della società moderna che sono i mezzi di comunicazione sociale.

Nel corso del convegno esimi giornalisti e addetti ai lavori si confrontano e studiano delle proposte per tutelare l’Infanzia nel mondo dell’informazione.

Il 5 ottobre 1990, su promozione della Provincia di Treviso, Telefono Azzurro, Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa Italiana sottoscrivono la Carta di Treviso: una carta d’intenti che impegna i giornalisti italiani a norme deontologiche nei confronti dei cittadini più piccoli e nel trattamento di notizie che li coinvolgono direttamente o indirettamente. Il documento redatto dagli stessi sottoscrittori è un documento “aperto”, attento all’evoluzione dei modelli comunicativi che richiedono nuovi strumenti per incrementare l’azione di monitoraggio, analizzare e prevenire tutti quei comportamenti giornalistici che rischiano di essere impropri.

In questo campo la Carta di Treviso rappresenta da subito un’utile guida per i giornalisti.

 
 

Treviso, 24 Agosto 2011